Con la risposta ad istanza di interpello n. 273/E, pubblicata oggi sul sito dell’Agenzia, è stato precisato che l’invio dall’Italia presso una logistica in Belgio di beni da inviare per successiva cessione a due clienti situati rispettivamente in UK ed in Irlanda costituisce cessione intracomunitaria “assimilata” ai sensi dell’art. 41, co. 2, lett. c), del DL 331/03.
Conseguentemente, la società italiana istante deve nominare un rappresentante fiscale in Belgio, ovvero invi identificarsi direttamente ex art. 35-ter del DPR n. 633/72, emettendo fattura non imponibile nei confronti della propria partita Iva belga. Il successivo invio dei beni in UK o in Irlanda deve seguire le regole previste in Belgio.
L’operazione non può quindi considerarsi cessione intracomunitaria diretta dall’Italia con sosta tecnica dei beni in Belgio, poichè la tempistica dell’invio nei due predetti Stati è di fatto deciso dagli acquirenti comunitari.
La risposta è interessante in quanto fornisce interessanti chiarimenti in relazione ad una delle fattispecie di cessioni intracomunitarie cd. “assimilate”.
25 agosto 2020